Ma è possibile che io soffra di Disbiosi?

venerdì, 08 febbraio 2019 / Pubblicato in Nutrizione
Ma è possibile che io soffra di Disbiosi?

Come dicevo nel precedente articolo “Sono celiaca o non lo sono?” in realtà gli Italiani che hanno un problema direttamente addebitabile al glutine, come celiachia o allergia oppure come Sensibilità non Celiaca sono solo il 20%.
Quindi di cosa soffrono tutti quelli che ogni volta che mangiano pane o pasta o pizza o biscotti avertono vari disturbi come cattiva digestione, gonfiori intestinali, stipsi, diarrea, sete, mal di testa, sensazione di intossicazione, eruzioni cutanee?
Molto probabilmente hanno una Leaky Gut, cioè un’Alterata Permeabilità Intestinale. Si tratta, purtroppo, di una frequentissima alterazione della parete dell’intestino causata da infiammazione e disbiosi.
Ma cerchiamo di provare a capire cosa sia e se sia possibile migliorare questa condizione e ritornare a stare bene.
Teniamo presente che il nostro apparato gastrointestinale, cioè  il tubo che ha inizio con la bocca e attraverso stomaco ed intestino termina con l’ano, è rivestito da cellule che hanno il compito di fare da barriera e non permettere ai virus, ai batteri, alle tossine ed al cibo di penetrare se prima non è stato ben valutato se è amico o nemico, se è utile o dannoso. Inoltre dalla bocca fino all’ano queste cellule sono rivestite di batteri cosiddetti commensali cioè che si nutrono delle scorie di cibo che noi non siamo in grado di digerire, come la fibra, ed in cambio ci forniscono vitamine e sostanze come gli acidi grassi a catena corta che per noi sono molto utili ma non siamo in grado di produrre.

Questi batteri sono presenti fin dalla nascita e sono specifici da persona a persona perché vengono ereditati dalla propria madre al momento del parto ed anche con l’allattamento. Un tempo si dava ben poca importanza a questi microbi e li si chiamava Flora Batterica, mentre oggi viene chiamato Microbiota vista  l’enorme importanza che hanno nel regolare la nostra salute e  via via che vengono individuate le famiglie cui appartengono si preferisce considerarli come un essere in simbiosi di cui occuparci se vogliamo godere di buona salute.

Ma ci chiediamo come i batteri del nostro intestino, il Microbiota, e la parete del nostro apparato gastrointestinale intervengono sulla nostra salute? In quale modo ci fanno godere di un’ottima digestione o al contrario rendono difficile tutte le fasi della digestione causando anche carenze di microelementi come il ferro o il magnesio oppure lo zinco?

Tutti i nostri problemi hanno inizio quando cominciamo a mangiare cibi troppo raffinati, poveri di fibra e di sali minerali e vitamine, ricchi di zuccheri, sale e conservanti. Questi cibi non producendo scorie ricche di fibra lasciano affamati i batteri buoni mentre l’eccesso di zuccheri provoca la proliferazione della Candida che è un fungo capace di produrre neurotossine in grado di stimolare il bisogno di cibi ricchi di zuccheri. Riflettiamo bene quando abbiamo un forte desiderio di dolci perchè molto facilmente è la Candida che ne induce il bisogno e non è un bisogno reale.

Questo processo di alterazione della composizione del Microbiota a favore di una specie piuttosto che un’altra si definisce Disbiosi ed è una condizione molto importante perché capace di innescare un circolo vizioso, per cui più aumentiamo i cibi ricchi di zuccheri e poveri di Sali minerali e vitamine più si instaurano carenze nel nostro corpo di micronutrienti che vanno a provocare abbassamento delle difese immunitarie, che ci lasciano esposti a malattie virali e batteriche ma anche ad altre malattie di tipo autoimmune, come la celiachia e la tiroidite di Hashimoto o l’artrite reumatoide, ma anche  l’obesità è spesso causata dall’alterazione del Microbiota.

Quando il Microbiota è disbiotico non può proteggere la parete dell’intestino che si infiamma e diventa meno forte e meno selettiva provocando il passaggio di sostanze dannose per l’organismo e bloccando l’entrata di quelle utili. Infatti spesso si avverte la sensazione di essere intossicati proprio perché passano tossine che devono essere filtrate dal fegato. Il glutine a questo punto essendo una proteina che negli ultimi 40 anni ha subito trattamenti di selezione per realizzare prodotti da forno sempre più facilmente lievitati, veloci e palatabili, è anche quello che contribuisce di più all’infiammazione della parete dell’intestino.

Da tutto questo ne dobbiamo dedurre che occuparci del benessere e della salute del nostro Microbiota è molto importante se vogliamo vivere sani e questo può avvenire solo se non prendiamo troppi farmaci ne troppi integratori e se mangiamo cibo di qualità ricco di verdure, frutta fresca, frutta secca, cereali integrali, carne, uova, pesce con equilibrio.

 

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