Marco Scaglione
La mia biografia professionale e la mia storia sono legate insieme, tenute forte da un laccio che si chiama passione. Sono fortunato: il mio lavoro mi piace, mi diverte e mi riempie di soddisfazioni.
Ho imparato io e poi ho deciso che era giusto mettere al servizio del gusto degli altri quanto sapevo fare
Il pesce crudo non a tutti piace, ma se volete osare nella preparazione di una delizia, questo è quello che fa per voi.
Caratteristiche: apprezzatissimo sia crudo che cotto, la carne di Salmone fresco è un’ottima fonte di proprietà nutrizionali, una delle varietà di pesce più amate e ricercate, amico della salute, dell’umore, della bellezza e anche della linea.
Si contraddistingue per il caratteristico colore arancio, è ricco di acidi grassi polinsaturi, utili per isolare il corpo e mantenere costanti le temperature interne.
Il salmone è una buona fonte di proteine, vitamine (vitamina B6, vitamina B12, tiamina, niacina), sali minerali (fosforo, selenio) e acidi grassi omega 3.
Cenni storici:
Gli antichi romani lo chiamavano ‘Salmo Salar’, dal verbo salire, riferendosi ovviamente al loro incredibile viaggio nelle acque dolci e salate. Il Salmone è infatti un pesce che nasce nei fiumi, scende fino al mare per poi risalirli nuovamente in un lungo e faticoso percorso controcorrente, per andare a deporre le uova.
Un pesce nobile, intercettato in grande quantità dai pescherecci nel mare di Norvegia, è infatti un pesce tipico dei mari freddi del nord
Note:
Oggi gli allevamenti intensivi non rendono giustizia alla qualità delle carni del salmone, quindi è consigliabile ricercare salmone salvaggio.
Ingredienti per 6 persone:
750 g di filetto di salmone selvaggio o di trota salmonata abbattuta
1 scalogno
1 mazzetto d’aneto
zenzero fresco
pepe nero macinato
sale fino
semi di sesamo
Per il pane al tartufo:
500 g preparato per pane e pizza Molino dalla Giovanna senza glutine e senza lattosio
400 g acqua
18 g lievito fresco
20 g aceto di mele
20 g miele d’acacia
50 g Olio extra vergine d’oliva
un pizzico di pepe nero macinato
15 g sale fino
20 g olio al tartufo consentito
8 g paté di tartufo nero consentito
Tempo: 1 ora
Difficoltà: Facile
Modalità di preparazione:
Disporre in una terrina il preparato per pane e mescolare con le mani per ossigenare la farina; in una seconda terrina, sciogliere il lievito e il miele nell'acqua, poi unire il liquido ottenuto al preparato per pane e incorporarlo. Lavorare con le mani, poi unire l’olio al tartufo, l’aceto, il pepe e il sale, e lavorare rapidamente per completare l’impasto; modellarlo a forma di filoncino sul piano leggermente infarinato. Adagiarlo su una teglia foderata con carta da forno e fare lievitare per 1 ora e 30 minuti, poi cuocere nel forno caldo a 200 °C per circa 30 minuti. Terminata la cottura, sfornare il pane al tartufo e lasciarlo riposare a temperatura ambiente per 1 ora.
Privare il filetto di pesce delle lische e tagliarlo prima a cubetti regolari e poi, con un coltello a lama pesante, tritarlo fino a ottenere una consistenza simile a quella da tartare, ma di grana più grande. Trasferire la preparazione in una terrina e insaporirla con una grattugiata di zenzero, l’aneto lavato e spezzettato con le dita e una presa di sale e di pepe. Mescolare il tutto con cura, poi suddividere la preparazione nei piatti individuali, disponendola in un coppapasta circolare per dare alla cruditè una forma regolare; premere leggermente per compattarla, quindi sfilare il coppapasta e cospargere con i semi di sesamo. Completare al centro con 1 cucchiaino di patè al tartufo e guarnire con un ciuffetto di aneto e con alcune listerelle di zenzero. Servire.