Marco Scaglione
La mia biografia professionale e la mia storia sono legate insieme, tenute forte da un laccio che si chiama passione. Sono fortunato: il mio lavoro mi piace, mi diverte e mi riempie di soddisfazioni.
Ho imparato io e poi ho deciso che era giusto mettere al servizio del gusto degli altri quanto sapevo fare
Dalla nostra spesa di casa con la borsa della spesa abbiamo tre tipologie di alimenti da riporre:
Vediamo alcune buone pratiche da conoscere per conservare questi alimenti nei loro posti appropriati, ovvero: dispensa, frigo e freezer.
Gli alimenti appena acquistati vanno riposti dietro o sotto quelli già presenti: questo accorgimento facilita il consumo dei prodotti nel rispetto delle date di scadenza, e ci permette di avere a portata di mano gli alimenti che scadono prima.
Bisogna aver chiara la differenza tra:
Gli alimenti stabili si conservano in dispensa, che devono essere spazi freschi, asciutti, bui, lontani da fonti di calore, ma alcuni di questi prodotti una volta aperta la confezione o avanzati dopo il pasto vanno riposti in frigorifero.
Utilizzare contenitori ermetici per riporre alimenti con confezioni non richiudibili, manterranno più a lungo la freschezza;
Gli alimenti deperibili, invece, vanno conservati nel frigorifero il quale va tenuto pulito per evitare che i batteri pliferino in fretta, accertarsi che la temperatura interna si mantenga intorno ai 4-5 °C.
Evitare di sovraccaricare il frigorifero con troppi alimenti: l’aria fredda deve poter circolare liberamente intorno ai cibi. Se non c’è sufficiente spazio tra i prodotti, l’aria non riuscirà a circolare e la corretta distribuzione della temperatura verrà ostacolata.
Bisogna separare gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti per essere consumati (evitare di riporli anche sullo stesso piano frigo). In questo modo si evita che microrganismi eventualmente presenti in quelli crudi, vengano trasferiti ad alimenti cotti o pronti al consumo.
Si parla infatti di contaminazione crociata (o cross-contaminazione) quando c’è un passaggio diretto o indiretto di microrganismi patogeni da alimenti contaminati ad altri alimenti. La cross-contaminazione rappresenta una delle principali cause di intossicazione alimentare ed è spesso dovuta alla collocazione sbagliata degli alimenti all’interno del frigorifero di casa.
Infine abbiamo gli alimenti congelati e alimenti surgelati.
Congelare un alimento non uccide i microrganismi, ne rallenta solo l’attività e la proliferazione. Quindi i microrganismi eventualmente presenti sull’alimento riprendono a moltiplicarsi durante lo scongelamento. Per questo motivo è meglio non ricongelare alimenti scongelati, ma cuocerli e consumarli entro 24 ore. Anche gli alimenti congelati scadono. La durata dipende dal tipo di alimento, dalla sua composizione (soprattutto in acqua e in grasso) e dalla temperatura che il freezer riesce a raggiungere: un freezer che raggiunge -30°C sarà in grado di conservare molto più a lungo di uno che raggiunge soltanto -10°C.
Il congelamento è invece efficace sulla carica di alcuni parassiti, per cui viene usato come tecnica di abbattimento.